Scritto da © Max - Sab, 05/04/2014 - 09:04
Un tempo così bello
da tornare ai campi,
se il sole non spegne
la sua forza d’agosto.
Di tanto in tanto
i raggi stampano
vivide chiazze
sulle imperfezioni
dei vetri.
Adagio
respiro forte,
un po’ stordito
senza sapere perché.
I muri sono d’argilla
annerita dai fuochi,
gravitano ragnatele,
carezze secche e baci.
Una gran voglia
di muovermi,
di stendermi nell’aria
immobile e calda.
Si scuote la polvere
d’oro e lancio
sfide amorose
al di là
dei meli in fiore,
candidi
come cime incipriate.
Pazzo d’allegria
investo l’aria,
come stupito
d’esser solo.
da tornare ai campi,
se il sole non spegne
la sua forza d’agosto.
Di tanto in tanto
i raggi stampano
vivide chiazze
sulle imperfezioni
dei vetri.
Adagio
respiro forte,
un po’ stordito
senza sapere perché.
I muri sono d’argilla
annerita dai fuochi,
gravitano ragnatele,
carezze secche e baci.
Una gran voglia
di muovermi,
di stendermi nell’aria
immobile e calda.
Si scuote la polvere
d’oro e lancio
sfide amorose
al di là
dei meli in fiore,
candidi
come cime incipriate.
Pazzo d’allegria
investo l’aria,
come stupito
d’esser solo.
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