Scritto da © Franco Pucci - Mer, 19/03/2014 - 16:01
Gli avrei detto: “Auguri, vecchio mio!”
Poi, lo avrei cullato abbracciandolo stretto.
-la tenerezza soffoca il dolore del ricordo
se chiamo il suo nome risponde mio figlio-
Gli avrei detto: “Vieni, ti porto al mare.”
Poi, saremmo andati in riva alla laguna.
-senza parlare seduti uno accanto all’altro
avrei raccontato il vuoto della lontananza-
Gli avrei detto: “Copriti, è freddo”
Poi, avremmo inseguito guizzi d’argento.
-il sorriso sarebbe spuntato incontenibile
come raggi del sole ribelli sfuggiti all’aurora-
Poi, mi avrebbe detto: “Ricordi quella riva?”
Ricordo papà, ricordo.
Poi, lo avrei cullato abbracciandolo stretto.
-la tenerezza soffoca il dolore del ricordo
se chiamo il suo nome risponde mio figlio-
Gli avrei detto: “Vieni, ti porto al mare.”
Poi, saremmo andati in riva alla laguna.
-senza parlare seduti uno accanto all’altro
avrei raccontato il vuoto della lontananza-
Gli avrei detto: “Copriti, è freddo”
Poi, avremmo inseguito guizzi d’argento.
-il sorriso sarebbe spuntato incontenibile
come raggi del sole ribelli sfuggiti all’aurora-
Poi, mi avrebbe detto: “Ricordi quella riva?”
Ricordo papà, ricordo.
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