Scritto da © ferdigiordano - Lun, 12/04/2010 - 22:34
A chiunque avrebbero detto puoi prenderci,
non all’orso di calcare strapiombato sul capo
prima dell’onda che caracolla a Maiori.
Limoneti alti, limoneti franti dallo scirocco:
fermano l’aria con le scorze doppie
e riscuotono il succo salato sotto il velo nero che ammacchia
le terrazze.
Limoneti densi, limoneti crudi, limoneti a coste.
Chiunque avrebbe scosso rami
anche l’orso di settentrione
e il suo primo marittimo, il pino a chioma ampia, alta.
Il pino iconoclasta dalla spalla
estrae l’arco dal braccio e scaglia bicipiti di case
che inchiodano la roccia al cielo terso.
Salirono i granchi scuri
e vennero patelle dall’asciutto:
il bric-à-brac di alghe
cantava lo sciacquio dirigendo i gozzi
ad inghiottire cale a squarciagola.
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