Scritto da © seb11 - Mar, 25/02/2014 - 10:09
In quel giorno fatidico una folla immane riempe una intera ed ampia valle con una folla stipata; tutti in attesa spasmodica del decreto finale che sta per provenire dalla gran luce divina, in fondo, in posizione sopraelevata rispetto al fondovalle.
Qualcosa di paragonabile a roba tipo un gran comizio di Lenin sulla piazza rossa, una dichiarazione di guerra di Lui al balcone di piazza Venezia, di un qualche Papa in S.Pietro o di Hitler nelle magniloquenti adunate naziste; ma amplificato almeno d'un milione di volte. Il brusio di fondo è come un ronzio; ciascuno sussurra i propri timori, si consulta ... I più abbienti hanno pagato ex gesuiti come esperti commercialisti per capire la loro situazione “fiscale” in base ai peccati, alle opere di bene, alle indulgenze, etc...
Ad un tratto si avverte un cambiamento in quel ronzio diffuso, come un'onda che viene da lontano, che cresce man mano che si avvicina. Un rombo indistinto che lentamente prende forma, diventa intellegibile: prima alle file più arretrate e poi, man mano, anche a quelli più avanti.
"... pare ..."
"... pare che .............."
"..................................."
"PARE CHE LE SEGHE NON CONTNO"
si ode alla fine, chiaramente scandito!
Consoliamoci ragazzi: se i nostri peccati adolescenziali sono stati pagati con un paio di occhiali e, nel bilancio finale, non contano, allora la nostra anima sarà salva!
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