L'uomo con la coda

Era già da qualche tempo che Gregorio aveva una sorta di fastidio nella zona sacrale. Qualcosa come una sorta di irritazione e prurito … Per un po' Gregorio non ci fece caso, sino a che non percepì, sedendosi o anche toccandosi, un lieve ma inconfondibile gonfiore. A tal punto si rivolse al suo medico di fiducia, ma il medico – perplesso – non seppe come interpretare il sintomo e tantomeno quale cura prescrivere; il medico decise quindi di mandare Gregorio in ospedale dove una equipe di medici specializzati in varie branche della medicina indagassero avvalendosi anche dei normali strumenti diagnostici presenti in un ospedale: analisi varie, visite, TAC, radiografie, risonanza magnetica, etc... Gregorio, a parte quello strano fenomeno, godeva ottima salute, confermata anche dagli esami a tappeto fatti; valori ematici nella norma, apparato gastroenterico perfetto, fegato, reni e frattaglie varie a posto! Nonostante l'ottimo stato di salute di Gregorio la degenza si prolungò per quasi due mesi visto che lo strano fenomeno nella zona coccigea risultava misterioso ed incomprensibile ad ogni visita, esame, o analisi.

E proprio in questo lasso di tempo la “malformazione” ebbe tempo di evolversi trasformandosi da gonfiore in escrescenza e da escrescenza in una piccola e breve coda. Sissignori: a Gregorio era spuntata una coda; piccola, atrofizzata, ma chiaramente riconoscibile come tale e decisamente più definita ed evidente della coda atrofizzata che tutti abbiamo e che è nota come “coccige”. I medici tutti, dopo lungo ed infervorato dibattito, convennero che nell'organismo di Gregorio una qualche parte minima del bagaglio genetico primordiale e presente in ogni essere umano normale aveva sviluppato oltre i normali limiti il coccige. Gregorio non aveva più, come tutti gli appartenenti la razza umana, un coccige che testimoniava l'esistenza di un organo anatomico risalente a millenni prima come la coda, ma aveva sviluppato una coda vera e propria, anche se ridotta ai minimi termini. Gregorio fu dimesso dall'ospedale in piena salute, ma con la sua coda e da quel momento in poi riprese le sue normali attività sociali e lavorative. Ma, a parte la modificazione puramente anatomica, qualcosa di singolare era accaduto nel cervello di Gregorio. Noi sappiamo bene come nel nostro cervello vi siano zone ben precise per vari organi o facoltà: zone adibite alla coordinazione degli arti, del funzionamento dei visceri, degli istinti sessuali, dell'appetito, della sensibilità alla musica, etc...

Ebbene, in Gregorio si era svegliata anche quella zona del cervello adibita all'uso della coda ed in questa zona pare siano seppelliti parecchi istinti risalenti ai progenitori caudati della razza umana … Gregorio, uomo civile ed educato del ventunesimo secolo, iniziò a percepire nelle profondità del suo io nuove forze primitive ed istintuali che lo rendevano più completo, più vivo … persino più disinibito … Gregorio ebbe una enorme fortuna; pur mantenendo la capacità di controllo da uomo del ventunesimo secolo guadagnò anche una parte considerevole degli istinti primordiali che normalmente sono repressi dalla fisiologia cerebrospinale dell'uomo moderno … La sua normale vita di “uomo civile” si arricchì, quasi per magia, di liberi e sani impulsi verso ogni attività a contatto con la natura: correre in mezzo al verde, arrampicarsi, godere in modo eclatante di ogni sensazione fisica spontaneamente animalesca …

Trascuro – per decenza – quel che guadagnò Gregorio nei rapporti con l'altro sesso ed anche la sorte di tutte le “fortunate donne” che ebbero l'occasione di avere rapporti intimi con Gregorio …