Scritto da © amun - Mer, 12/02/2014 - 10:01
Milioni di palloncini colorati come in un congresso di partito statunitense.“W gli angeli custodi”, “Un angelo è per sempre”, “Angeli for president” si legge sui palloncini. Montagne russe, scivoli,altalene e ambrosia per tutti i custodi convenuti da ogni dove. Il Nostro Caro Angelo è appoggiato sul bancone, storto, una mano sulla fronte, l’altra tiene un inquieto calice d’ambrosia.
-Ancora,Angelo Bacco, voglio dimenticare quei morbosi miasmi donde vengo:quella Terra è uno schifo!-.
Man mano, le sue parole si affilano fino alla bestemmia. L’arcangelo Gabriele, nunzio e ruffiano, corre subito dall’Innominabile Invano.
-Signore,c’è un caso di abuso di ambrosia- riferisce.
-Dategli del caffè col sale- sentenzia buono il Signore.
L’Arcangelo batte i tacchi e se ne va. Intanto, il Nostro Caro Angelo ha mollatogli ormeggi ed è sceso in pista a ballare.
-Vi insegno la danza dei montoni pazzi!- ed inizia a strattonare e a scontrare fino a creare il vuoto intorno a sè.
-Nessuno che sappia pogare!- deluso, ritorna al bancone.
-Angelo Bacco, tu sei l’unico che sappia consolarmi- gli dice chiedendo un altro bicchiere.
Quand’ecco l’Arcangelo con una tazza di caffè.
-Questo è un dono del cielo, proprio quello che ci voleva, Gabriele!-.
Bagna malapena le labbra e poi sputa insozzando l’Arcangelo.
-Questo caffè è di quei porci sfruttatori delle multinazionali, voglio il caffè del commercio equo e solidale!-.
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