Scritto da © Nievdinessuno - Gio, 06/02/2014 - 21:47
La porta era spessa
quanto un pugno di chiodi
volessero su ogni finestra
piantare volti di uomini
tra i vostri occhi
per cena o per tentativo
di convincere alla protesta
te donna
che hai un granello di semola
da negoziare col destino.
A destra del muro c’è un materasso,
ne prendi il tanfo, lo catturi,
come l’omicidio di un frutto
divenuto alloggio di insetti
che mutano tentativi
intenti a spingere i muscoli
a reputarsi ossa.
Ma i corpi, dicevi, sono come lepri
che sfidano la presa di una tagliola
a inoltrare liquidi tra le gambe
con cui le zanzare si nutrono
per poi infettare il mondo.
Eppure la casa
ha somiglianze quasi umane
che attendono la terra
seppellire nei figli
lapidi di martiri invincibili.
quanto un pugno di chiodi
volessero su ogni finestra
piantare volti di uomini
tra i vostri occhi
per cena o per tentativo
di convincere alla protesta
te donna
che hai un granello di semola
da negoziare col destino.
A destra del muro c’è un materasso,
ne prendi il tanfo, lo catturi,
come l’omicidio di un frutto
divenuto alloggio di insetti
che mutano tentativi
intenti a spingere i muscoli
a reputarsi ossa.
Ma i corpi, dicevi, sono come lepri
che sfidano la presa di una tagliola
a inoltrare liquidi tra le gambe
con cui le zanzare si nutrono
per poi infettare il mondo.
Eppure la casa
ha somiglianze quasi umane
che attendono la terra
seppellire nei figli
lapidi di martiri invincibili.
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