Scritto da © Alessandro Moschini - Ven, 17/01/2014 - 22:01
"Come stai?"
E abbozzasti tra i denti
il sorriso più dolce.
"Come stai?"
E la paura si sciolse
dentro al tuo abbraccio
di fratello di corde,
e con essa un dolore.
"Come stai?"
Te ne andavi
e tu lo sapevi,
te ne andavi
però sorridevi,
te ne andavi
e non lo sapevo,
te ne andavi
ed io non capivo,
te ne andavi
e non comprendevo
quanto già tu mi eri fratello.
Questa vita
che corre bastarda
e tra le dita ti sfugge
come fragile vento
è barista che ti girà il caffè
zuccherato al cianuro.
"Come stai?"
Ti vorrei poter dire
che stasera mi manchi,
che ti sento fratello,
anche oggi che ti porto nel cuore,
fratello di corde,
fratello maggiore.
E abbozzasti tra i denti
il sorriso più dolce.
"Come stai?"
E la paura si sciolse
dentro al tuo abbraccio
di fratello di corde,
e con essa un dolore.
"Come stai?"
Te ne andavi
e tu lo sapevi,
te ne andavi
però sorridevi,
te ne andavi
e non lo sapevo,
te ne andavi
ed io non capivo,
te ne andavi
e non comprendevo
quanto già tu mi eri fratello.
Questa vita
che corre bastarda
e tra le dita ti sfugge
come fragile vento
è barista che ti girà il caffè
zuccherato al cianuro.
"Come stai?"
Ti vorrei poter dire
che stasera mi manchi,
che ti sento fratello,
anche oggi che ti porto nel cuore,
fratello di corde,
fratello maggiore.
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