Scritto da © gatto - Ven, 10/01/2014 - 22:50
Poi riesploro il nostro mondo duale
le camere adesso più profonde
ora che le hai abbandonate
nella fuga verso l'alba di lluce materiale
urna immensa in cui sei entrata con il corpo.
La casa mi parla di te con i segnali
che hai lasciato e le lettere sono le tue
telefonate serali nel brivido dell'inchiostro
del cielo nel rivederti intatta nel vestito
piegato sul culmine del letto.
Speranze verdi foglie forma di cuore,
nei gesti tuoi noti a reinventarsi
nel fulcro degli ambienti quasi
battesimali, e adesso a che pensi
librata nella casa dell'infanzia perenne?
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