Il percorso espositivo include opere che spaziano dagli esordi fino alla maturità; si tratta di 130 opere provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali – tra i quali la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la Fondazione Wolfsoniana di Genova e collezioni private.
Xilografie e mezzetinte presentano costruzioni di mondi impossibili, esplorazioni dell’infinito, tassellature bi-tridimensionali, motivi a geometrie interconnesse e in costante divenire.
Escher da bambino non andava volentieri a scuola, le uniche lezioni che apprezzava erano quelle di educazione artistica anche se poi non riusciva a raggiungere risultati ragguardevoli.
Tuttavia, è riuscito a diventare un grande artista in grado di coniugare superlativamente matematica, psicologia ed arte, ma non fu facilmente accolto ed apprezzato dalla critica probabilmente a causa della sua poliedricità.
Poliedricità e imprevedibilità sono gli elementi che caratterizzano il suo immenso lavoro stimolandoci a guardare sempre con occhi nuovi realtà alle quali ci si assuefà, prospettandoci dimensioni dove la solidità di strutture precise delineate e ferme si affiancano a leggere e vaporose dimensioni che ci innalzano verso l’assoluto senza però farci perdere il contatto con la terra.
Se l’Arte ha il grande merito di restituire vita emozione e freschezza ad elementi del nostro quotidiano a cui ci siamo abituati a tal punto da non vederli più, Escher è riuscito d aprirci gli occhi rivestendo oggetti comuni di nuova vita ed emozione, aprendo le porte della nostra fantasia e allo stesso tempo dandoci la possibilità di collegarci con i meandri più intimi della psiche.
La mostra èdocumentata da un ricco catalogo SKIRA e sarà prorogata fino al 23 marzo 2014
- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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