Se ami un gorilla, mangi banane.
Fatti l’uno per l’altra.
Rotonda, di carnagione scura, nell’abito nero e la folta chioma riccia corvina, suor Pagnotta missionaria intenerì il cuore del Gorilla Vedovo, al quale la missionaria ricordava la sua compagna.
Suor Pagnotta aveva ottenuto di poter portare una pianola nella missione e le note degli Inni Sacri erano giunte al Gorilla, trovando un passaggio armonico e miracoloso nella Giungla. Il Gorilla aveva fatto il percorso a ritroso, aveva intravisto la pianista dalla finestra e si era presentato con un mazzo di banane. La missionaria lo aveva accolto con un dolce sorriso e si era mangiate le banane. Dopo quel primo incontro, Gorilla era tornato ogni giorno con ogni genere di frutta sconosciuta e prelibata.
“Sorella Pagnotta piace banana?”
“Si.”
La loro conversazione non aveva fatto ulteriori progressi, ma quale importanza può avere, quando ci si comprende in silenzio. Gorilla poggiava il testone sulle ginocchia di suor Pagnotta, che prendeva a leggergli La Vita del Beato Clodoveo, ma lui faceva segno di no col ditone e indicava la pianola. Lei allora gli faceva il solletico dietro l’orecchio e un piacere celestiale entrava nell’animo del bestione.
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