Scritto da © Max - Ven, 04/10/2013 - 08:49
Quella o questa mattina
non c’è o non ci fu il sole,
stazionavo lungo la linea gialla
dove la vita s’azzuffava con la paura
e lasciava che ognuno fosse preda.
non c’è o non ci fu il sole,
stazionavo lungo la linea gialla
dove la vita s’azzuffava con la paura
e lasciava che ognuno fosse preda.
Qualcuno inarcava le spalle
e illudeva d’essere incapace,
invidioso dei passi tendenziosi.
e illudeva d’essere incapace,
invidioso dei passi tendenziosi.
La sciarpa era del colore che volevo,
lei non temeva che fosse vento
e seppe un attimo della mia vita,
richiuse il libro dove restavano
i ricordi dell’estate che sfumava.
lei non temeva che fosse vento
e seppe un attimo della mia vita,
richiuse il libro dove restavano
i ricordi dell’estate che sfumava.
A volte sono arrivato in cima,
stretto allo stato canceroso
dei pensieri, e lei osservava
imbarazzata il mio buio.
stretto allo stato canceroso
dei pensieri, e lei osservava
imbarazzata il mio buio.
L’ombra può oltrepassare la linea gialla,
lei ascolta i riflessi delle voci aperte
ed io la vedo offuscata senza bisogni,
ad obliterare la mia vita.
lei ascolta i riflessi delle voci aperte
ed io la vedo offuscata senza bisogni,
ad obliterare la mia vita.
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