Scritto da © erremmeccì - Gio, 29/08/2013 - 14:28
L’estate annega
nel viscidume di notti
attraversate da sporadiche
luminescenze al neon
-chiuso per ferie
chiuso per disperazione-
dai passi ciechi
di chi cerca
su lungomari di noia
un senso
uno sbocco
un palpito.
In che modo colmerai
le ore stinte
di un inverno di piogge
e di foglie marcite,
di bigi gabbiani
che urlano al cielo
non so quale pena
segreta?
Non so
quale pena…
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