Un vento contrario, ne avrebbe spazzato via i detriti rinsecchiti dal sole e dall'arsura; mentre una pioggia repentina ne avrebbe lavato ogni residuo di polvere. Il vecchio, presto, sarebbe stato sostituito dal nuovo; e il tronco denudato ne avrebbe avuta una veste ancora più colorata e rigogliosa. Madre natura ancora una volta si sarebbe presa cura di lui. Oh come sapeva essere generosa con le sue creature; proprio come facciamo noi con i nostri pargoli! Ne avrebbe sfruttato il vento per ripulirli dalle foglie e rami rinsecchiti; la pioggia per lavarli e abbeverarli; e poi da brava sarta gli avrebbe ricucito addosso dei nuovi vestiti: profumandoli di fresche e aromatiche fragranze.
Dal muschio al pino
Dall'arancio al mandarino
La castagna chiusa nel riccio
Avrebbe punto per puro capriccio
Mentre la noce dal guscio coperta
Sarebbe stata una deliziosa scoperta
per chi ignaro del mallo gustoso
la raccoglie in un modo giocoso
L'autunno con i suoi caldi colori
attende la fine degli effimeri amori
Quelli che ogni anno si trascina stancamente
amori passeggeri di un'estate rovente
L'uva con i suoi acini dolci e succosi
ne avrebbe deliziato il ritorno degli speranzosi
Per decantare le sue bontà potrei proseguire all'infinito
tanto da atrofizzare il mio povero dito
Così mi fermo per lasciarvi contemplare
a bellezza della luna che si specchia nel mare.
L@ur@
- Blog di lascrivana
- 834 letture