Il cigno nero | Prosa e racconti | Igor Giff | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il cigno nero

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      Chiunque può innamorarsi.  Amare veramente è un dono di Dio, solo le persone speciali sanno amare veramente.
 
      Ci trovavamo all’aeroporto. Eravamo appena arrivati. Avevamo lavorato in altri paesi del mondo per molto tempo. Stavo perdendo la pazienza! Il mio vecchio amico Alex capì tutto e mi strinse la mano in segno di saluto. Senza guardarmi chiese: “Vai da lei?”. Io non risposi, ma abbassai la testa.
 
      Prendo  un taxi, corro per le scale e, dopo un po’, sono a casa. Non riesco ad aprire subito la porta: mi tremano le mani. Finalmente apro la porta e corro in salotto.
Lei, come sempre, mi aspettava lì. Era una giovane donna. Aveva indosso un vestito che le stava splendidamente. Metteva sempre quel vestito quando tornavo a casa: sapeva che mi piaceva tanto. Aveva le mani gracili con le dita lunghe come solo le persone sensibili hanno. I capelli ondulati e castani si appoggiavano delicatamente sulle sue spalle. Gli occhi scuri brillavano mostrando serenità. Mi abbracciò forte. Un bacio e due parole: ”Mi mancavi” - ho sussurrato. Lei rispose: ”Anche tu”. Stappo lo spumante e lo verso in due calici. Dopo due sorsi iniziamo a chiacchierare. Avevamo tanto da dire.
 
        Una pallottola scura apparve dietro la finestra e dopo un attimo scomparve. Mi avvicino alla finestra per vedere meglio: sul davanzale c’era un mazzo di foglie gialle e due piume nere. Il cielo era coperto da nuvole “stracciate” e grigie, il vento d’autunno soffiava con forza. Ogni tanto il sole si faceva vedere splendente ma senza più calore. La natura si  preparava per l’inverno, per le fredde notti senza stelle.
 
      “Perdonami, ma sono stanco. Devo riposare un po’ “ -dissi. “Sì, certo.” Annuì. Presi la foto di una donna con i capelli castani, era con lei che avevo parlato tutto questo tempo, ed entrai nella camera da letto. Metto la foto del mio amore sul comodino e mi  siedo. Tolgo la camicia. Avevo al collo una piccola collana con una fede da donna. Toccai la fede e la tristezza mi punse leggermente al cuore.
 
      Due anni prima avremmo dovuto incontrarci a Parigi. Volevamo passare alcuni giorni insieme. Avevo intenzione di chiederle di sposarmi, una di quelle sere in un ristorante, a lume di candela. Stavo aspettando all’aeroporto di Parigi. L’aereo che lei aveva preso era in ritardo. Poi annunciarono la catastrofe. Erano morti tutti. Non avevo fatto in tempo a dirle le parole più importanti. Ero in ritardo di una vita intera. Dentro di me si è rotto qualcosa. La corazza di cristallo ha coperto la mia anima per sempre.
 
       Abbassai lentamente la testa. Una scheggia di dolore si è posata un cuscino, come un fiocco di neve che si è sciolto per sempre. Il cigno nero fece gli ultimi due giri. Non è riuscito a trovare la meta. Dispose le sue ali per l’atterraggio e scese in picchiata verso il terreno.
 
       Bisogna dedicare tutto se stesso a un amore, anche se poi impazzisci o rischi di morire. Un vero amore merita ogni sacrificio.
 
      Alex guardò il suo amico che prendeva il taxi. Compose un numero di telefono. “Come sta? - chiese la voce di una donna". “Sta venendo da te” rispose l’uomo e riattaccò.
 

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