Scritto da © Weasy - Dom, 04/08/2013 - 10:31
Era il mio mare a galleggiar pensieri
e strade di un unico orizzonte
mi percorrevano sui passi
ancora da venire
Non un colore od un profumo
erano stranieri senza volto
non un colpo
che risuonasse estraneo ad un ricordo,
tutto era rifugio e tana dalle disgrazie.
Ora ho solo una piana desolata
da riempire senza giovani ricordi
e strade che mai ricondurranno
al punto di partenza
ché, della perduta appartenenza
non v’è cartello del ritorno.
Ora di qua, ora di là
sto in un mezzo senza nome
senza un ritratto che non svanisca altrove.
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