Scritto da © gatto - Sab, 03/08/2013 - 11:35
Una linea di poesia mi chiedevi, un chiaro
incontro oltre la chiave della nebbia
si apriva e continuava e stava nel freddo
polare di igloo-casa la giornata sottesa
ai tuoi panni lasciati in una telefonata marina
nell'azzurro subacqueo dei secoli dietro di noi
e domani come giorno: se avevamo fame
tu sfamavi di parole la mia voce con i salici
dell'ironia, io ragazzo appoggiato alla tua
sigaretta donata nella bellezza di una gola
in un bel luogo di liquido prato.
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