Scritto da © Max - Mar, 30/07/2013 - 11:03
La vampa del giorno
in fuga dietro le colline,
un boato poi illuminante
di tempesta ignota
segue e rincorre.
Chiede di affratellarsi
e bisbigliare di bagliori.
Gli alberi confusi
intrecciano le chiome
come fanciulle spaurite
al rosseggiar del talamo.
Tu resisti alla calura,
nuda mi giaci accanto,
senza voce e rimpianto,
un’ala di vento acquietata
che soggiogo con affanno.
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