Scritto da © Antonio Cristof... - Mar, 23/07/2013 - 06:28
In un inglorioso tramonto di fine estate una monachella, venuta chissà da qual convento, s’incamminava tutta sola sul ciglio di una strada solitaria e buia. Improvvisamente, da lontano apparvero i fari di un camion ed ella decise di chiedere un passaggio fino in città. Non senza imbarazzo si rimboccò la manica destra e mostrò il pollice nudo. Il buon camionista, un omone con barba e baffi che aveva fretta di giungere a casa per vedersi in tv “Un posto al sole”, si fermò e la fece salire.
Era costei una leggiadra fanciulla, le cui forme appariscenti non erano affatto nascoste dall’abito talare. L’uomo pensò di fermarsi per tentarla. Se non avesse fatto in tempo per vedere “Un posto al sole”, avrebbe, comunque, visto “Scherzi a parte”.
Si diresse, allora, col camion in un boschetto ed approfittò delle grazie della monaca.
Quando riprese la strada era ormai notte fatta. La donna cominciò a pregare ed a piagnucolare:
-Dio, Dio…- diceva – perdonami per i due peccati che ho fatto..-
- Due? – disse l’omone – Ma se ci siam fermati ‘na volta sola?!-
-Beh…- rispose la monaca – la strada è ancora lunga. Non mi dirà che non ci fermeremo un’altra volta…-