Scritto da © Antonio Cristof... - Ven, 19/07/2013 - 14:37
E vero, è scritto con il cuore e questo dovrebbe bastare, ma se fosse musicato con competenza non guasterebbe affatto.
“Fratelli d’Italia” musicalmente parlando, è quanto di peggio si possa ascoltare, con note stonate che scappano dappertutto ed un testo che per adattarsi alla musica(?) deve addirittura aggiungere sillabe in più producendo una cacofonia unica come nel momento in cui si pronuncia “A-cre-e-ò”.
Allora mi domando e dico: ma è mai possibile che con tutti i musicisti che abbiamo avuto abbiamo eletto ad inno l’ode di Mameli, valente combattente in camicia rossa, ma che aveva ben poco da spartire con la poesia e la musica? E i Verdi? I Rossini? I Toscanini? . E se proprio non avessimo voluto scomodare questi signori, avemmo sempre avuto in casa nostra un Gambardella, il re della canzone classica napoletana che, come competenza musicale, non era secondo a nessuno.