Scritto da © fintipa2 - Gio, 11/07/2013 - 19:50
Qui si fa alla grande e bisogna armarsi di buone intenzioni
anche se tra le idee preferisco il Pop e le visioni insolite
di erbe e metamorfosi sulle strade
fichi e ciliegi che si parano dall’Aids
Vedrai ci divertiremo ma io penso alla noia
e al massimo c’è da prendere per falsa la realtà dei sogni
Cominciano i carri armati a cingolare sull’asfalto
e le notizie non sono buone
i governi arrancano i furbi aumentano qualcuno spara all’ingrosso
suono pesante che tramortisce i papaveri qualcuno dice che sono rossi
in realtà che ci stanno a fare tutti questi fiori
allineati sui marciapiedi aboliti nella sostanza
inutili dal punto di vista umano
al massimo ornamento di puttane
così per compagnia come le vedi crescere per la via
ombrelli e rilevanza nera qualcuna gialla il resto in ricamato
d’epoca recessiva e ferule a sostenere giarrettiere
il rosso a segnalare carne
e come meravigliarsi
se da questo blob di curve e binari e carne e segnali in mutazione
all’improvviso appaia maestoso uno con gli alambicchi in rame
e si mette a trasmutare
diamine non è il Medioevo, né il 17 o il 93
che ci stiamo a fare qui
meglio cercare asparagi e vivere davvero
che essere presi in giro da Merlino
Ma no fesso, in realtà sono sopravvissuti
tu li credevi morti invece sono tutti vivi e qui
per mantenersi in forma trasmutano –aria- in diamanti
e certe sfere mutano in furore
che abbatte Cesari, fucila i Zar e talvolta i Dittatori
C’è una visita da fare, il giorno è dei migliori
Sole che scioglie i vestiti come succede
a maggio almeno staremo al fresco
E poi basta con questo stare esclusi dalla torta
nessuna holding di derelitti
negri comunisti
dadaisti
Sole che scioglie i vestiti come succede
a maggio almeno staremo al fresco
E poi basta con questo stare esclusi dalla torta
nessuna holding di derelitti
negri comunisti
dadaisti
Qui si fa alla grande e bisogna armarsi di buone intenzioni
anche se tra le idee preferisco il Pop e le visioni insolite
di erbe e metamorfosi sulle strade
fichi e ciliegi che si parano dall’Aids
Vedrai ci divertiremo ma io penso alla noia
e al massimo c’è da prendere per falsa la realtà dei sogni
Cominciano i carri armati a cingolare sull’asfalto
e le notizie non sono buone
i governi arrancano i furbi aumentano qualcuno spara all’ingrosso
suono pesante che tramortisce i papaveri qualcuno dice che sono rossi
in realtà che ci stanno a fare tutti questi fiori
allineati sui marciapiedi aboliti nella sostanza
inutili dal punto di vista umano
al massimo ornamento di puttane
così per compagnia come le vedi crescere per la via
ombrelli e rilevanza nera qualcuna gialla il resto in ricamato
d’epoca recessiva e ferule a sostenere giarrettiere
il rosso a segnalare carne
e come meravigliarsi
se da questo blob di curve e binari e carne e segnali in mutazione
all’improvviso appaia maestoso uno con gli alambicchi in rame
e si mette a trasmutare
diamine non è il Medioevo, né il 17 o il 93
che ci stiamo a fare qui
meglio cercare asparagi e vivere davvero
che essere presi in giro da Merlino
Ma no fesso, in realtà sono sopravvissuti
tu li credevi morti invece sono tutti vivi e qui
per mantenersi in forma trasmutano –aria- in diamanti
e certe sfere mutano in furore
che abbatte Cesari, fucila i Zar e talvolta i Dittatori
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