Scritto da © Daniele Alfieri - Ven, 28/06/2013 - 08:28
Il suo sorriso era di quelli
che non si dimenticano
neanche all’inferno.
Non esistevano gli alberi,
gli animali scelti e mutilati
in minuziosi cheeseburger.
Il sole era un’insipida palla gialla,
il cielo e poi concavo il manto blu.
Le piramidi messe lì ad aspettare
spiegazioni da velivoli ultra-sensoriali.
In volo indiscrete domande cosmiche
abbattute dai presentatori dei talk-show.
Il nucleo della Terra ardeva e tu shameless
svuotavi d’aria il nostro inverno immateriale.
Al di sotto di noi due il campo elettrico implodeva,
io dormivo.
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