Del sole o deliri da remake | Perle scelte dalla redazione | Franco Tiratore | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Del sole o deliri da remake

 
 
Il sole
per l’Universo non è davvero terrestre
forse un mimo
che non ha il meccanismo dei freni
ma non sono del tutto convinto
che trovata la strada un fascio di nervi si faccia luce
e scopra tutta la vita contemporaneamente
 
Un congegno della scena schianta ogni attore
si cimenti nel ruolo di orologio Nessuno riesce a cantare
per intero As time goes by nelle infinite repliche Manca
almeno un You must remember this / A kiss is just a kiss,
a sigh is just a sigh. / The fundamental things apply
Minuti grandi come capanne precipitano sulle prime file
Sulle ultime arriveranno personaggi morti - una marea di angustie
il regista è avulso dalle angosce eppure le anime sforano il badget
dei cimiteri Vanno in numero fitto agli aggeggi votivi
ad una discussa libertà di battute
di dialetti conservativi e salvifici
 
Luis col suo pantografo di parole
misura l’orizzonte delle tegole e mormora: Comprendi
come l’acino tra le tempie non possa contenere
tutto il vino prodotto per quanto si sprema?
Riusciamo a cogliere e bere senza tregua e tu stai fermo
e barcolli in tutti i sensi e ti appoggi alla gronda
e la gronda si piega sui nidi e nei nidi la mente è una pompa
ma il cuore aspetta la notte per diventare attore
quando nessuno vede o fischia o il buio è una quinta
o persino una decima
La notte in principio
era senza copione Non si dormiva e nessuno all’alba
spegneva la sveglia
né anime né atmosfera
nè angeli disinibiti piantavano le fiamme del concepimento
Eravamo una coincidenza vitale
tra il respiro di Helios e le labbra di Gea
No matter what the future brings
The future is
un cappellino azzurro ed inserti di raso bianco
come annuvolamenti: sarà ancora questa madre
di terra con il manto mediterraneo e le orme sul serpente
 
                        - Luis! Dove metti i tuoi occhi?
Lei poggia i piedi sulla parola Su tutte le parole
domina il suo calco sonoro
La natura è piena di voglie di grida a colori
ne fa un discorso di immagine
dà vita a spettacoli e spettatori
per questo il Cosmo si riempirà dello stesso clamore
Sarà di quel viaggiatore che parte dopo
molto dopo senza alcun rumore
                        senza avere saluti né sconti solo un sonno profondo
 
The world will always welcome travelers
 
                        - Quindi il futuro è un biglietto da conservare
È già accaduto che in più di un’ora
si sia potuto vedere l’universo pullulare di figure esotiche
The world will always welcome lovers
naufraghi indigeni dell’acqua amanti dei porti claveline per scogli 
e per gli accampamenti
anzicché di tetti abbiamo ancora bisogno
di bere e bere e bere e di fari
 
Quel mimo luminoso
che viene da est con la raggiera canonica
e tanto ecumenico da avere fedeli in ogni golfo
ci attraversa radioso tra la bussola e il verbo
tra direzione e ordini Sta sul remo e sul vogatore
Alza la voce manovra le rotte affonda
La parabola che racconta non gli appartiene: in verità
è un mimo che si muove con tutto il pubblico
di stelle nelle processioni nelle rivoluzioni
e in chissà quali altri non ci è dato sapere come
La sua parola è sorda ma parla di visioni
lo scrive un reporter cieco con una voce profonda
- bella voce: bassa distesa un suono gospel di naufragio vissuto
Dice che l’aculeo è nell’occhio del capro espiatorio
dice che il chiodo farà la sua parte di lavoro
E noi astuti siamo il tizzone e ci spingiamo nell’orbita.
Così astuti che inventiamo la luce per misurarci l’ombra
e urliamo incoerenti: hai visto come ci allunga?
Che piccola pietra quella che urla all’alba e al tramonto
In questi punti tutto muta: il tempo, il sonno, l’incubo
il buio un fondo di dolore
Il mimo luminoso nemmeno se ne cura: che stupido!
                       
- Ecco Luis l’epica è l’orizzonte
sull’ultimo piolo: lì tutto si nutre di spazio
Il non vedente inventa il punteruolo
la giumenta ne sonda il fusto col morso
la medica è per stagioni
ci ruota a maggese ancora e questa grappa ha attraversato
la dorsale appenninica per tradurre l’ebbrezza
in una lingua originale con le labbra sull'orlo
Ora e nelle ore seguenti
A kiss is just a kiss,
a sigh is just a sigh.
Helios dà il suo respiro a Gea Gea bacia il lupo
il lupo cui sta stretto devastarle la gola
con la doppiezza del morso fraterno scopre l’artiglio
ed è spietato E siamo spietati
Più che spietati: cruenti per via dei chiodi Ti dicono niente
i chiodi? I chiodi fanno il loro lavoro messi in croce
It's still the same old story
 
- Luis Luis
non è importante sapere dove né come
i nafraughi dovranno incontrare le onde  
ma solo che resta la spinta ad andare verso lidi nuovi
o tutto a un tratto stancarsi di cercare altra terra e ridere
ridere
svanire
in una notte che non si ferma oltre.
 
 
 
nda: in corsivo versi tratti da "As time goes by" di H. Hupfeld per il Musical "Everybody's Welcome" poi ripresa nel film "Casablanca".
 
 
 

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