Scritto da © erremmeccì - Mar, 28/05/2013 - 21:45
Così è ancora
come quando la conobbi,
un pomeriggio di quella
che fu l’estate
splendida
dei miei ventitré anni.
Piccola
graziosa la vidi
donna matura
non più di tanto scalfita
dentro
dallo scorrere del tempo.
Così è ancora
anche se la tristezza
ha steso un velo
cupo
sul nucleo
vergine
del suo essere,
pertinacemente fanciullo.
Così sarà
negli anni.
E nel ricordo.
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