Scritto da © Antonio Cristof... - Mar, 21/05/2013 - 04:57
Personaggi
Il lavoratore socialmente utile
Il maestro elementare
Il narratore
L’azione si svolge in Qualiano, un paesino in provincia di Napoli. In epoca romana la zona si chiamava Caloianum, per culto al dio Giano (lo confermerebbe il ritrovamento di una grossa testa di divinità bifronte e barbuta). Notevole importanza, sotto il profilo urbanistico, ebbe il secondo periodo borbonico (1815-1860). In questa realtà illuministica per il territorio, operata dai regnanti Borboni, Qualiano trasse non pochi benefici. Attualmente Qualiano fa parte del comprensorio giuglianese ed è un mix di vecchi agricoltori e giovani imitatori della vicina vita metropolitana partenopea.
Siamo in località “Ponte di Surriento” ed il vento col suo fischiare imperioso quasi copre l’ululare dei cani randagi. E’ il tramonto inoltrato.
Venerdi, 15 aprile 2001. Località “Ponte di Surriento” a Qualiano, provincia di Napoli, nel giorno della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, viene organizzata dalla Parrocchia di S. Stefano e dal Comune di Qualiano la “Via Crucis”. Distanti dal ponte, in aperta campagna, vengono issate due croci che, per l’angusto spazio tra un albero e l’altro, vengono messe molto ravvicinate. Vi sono legati, vestiti solo con dei goffi parei, due individui: un giovane cassaintegrato – lavoratore socialmente utile – nativo del posto, ed un maestro elementare napoletano in servizio in un locale Circolo didattico. Di lì a poco dovrebbero arrivare tutti gli altri personaggi con il sindaco in testa flagellatore di Gesù Cristo interpretato dal Segretario comunale e l’Assessore all’assistenza degli anziani nel ruolo di Ponzio Pilato. Alle sette della sera non si vede ancora nessuno, mentre i due, strettamente legati, aspettano con una certa preoccupazione.
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Lavoratore Guè, ccà comincia a fa 'nu madonna ‘e friddo! Ma comm’è che nun se vede ancora nessuno? (Al maestro) Neh guè, quanto tempo sarà che stiamo schiaffati ccà ‘ncoppe?
Maestro Io non mi chiamo “Neh guè…”
Lavoratore Saranno cinque o sei ore?
Maestro Sette ore!
Lavoratore Az, sette ore? Che diavolo sarà successo? Comme te chiamme, neh Titò?
Maestro Non mi chiamo “Titò”! Poi, cortesemente, non per altro, ma, visto che non ci conosciamo, è pregato di darmi del lei.
Lavoratore Insomma ti devo dare il “Voi”? Ma comme site cuntignuso[1]! Io lo facevo solo per scagnare due chiacchiere.
Maestro Si, però preferisco mantenere le distanze…
Lavoratore Le distanze? Quando arriverà la processione ci sarà 'nu Gesù Cristo ‘ncopp’’a ‘sta croce in mezzo…Cchiù distanze ‘e cheste?Sapite che penso? Penso che…
Maestro …E stai zitto per piacere! Non fosse altro che per un riguardo a codesta situazione di merda!
Lavoratore Di merda?...Va buò, stammece zitto.
Maestro Ecco, bravo!
Pausa.
Lavoratore Capo…
Maestro Ma che capo!
Lavoratore Boss…
Maestro Ma quale boss!
Lavoratore Buon uomo…
Maestro Ma la vuoi smettere o no?!
Lavoratore Scusate, ma io comme v’aggia chiammà?[2]
Maestro In nessun modo! Non mi chiamare e basta!
Lavoratore E non vi chiamo! Però doppo nun ve lamentate!
Maestro Mi lamento? E perché dovrei lamentarmi, sentiamo?
Lavoratore Eh voi state con la croce alla destra, mentre io sto alla sinistra. Qua va a finire che dopo, quando finisce la rappresentaziona, antate dicento vicino alla gente che site stato sette ore c’’o cattivo ladrone e chillo nun v’ha manco rivolta ‘a parola. Cioè, annante all’uocchio da genta, io non solo faccio il cattivo ladrone, ma passo pure per superbiuso.
Maestro Ma lascia perdere!
Lavoratore Eh, lascia perdere! Non vi lamentate, però, se po’ ‘a gente dice:- Che cazzo, site state in croce insieme e nun sapite manco come vi chiamate?-
Maestro Se proprio mi devi chiamare, chiamami maestro…
Lavoratore ‘E musica?
Maestro No.
Lavoratore Falegname?
Maestro No.
Lavoratore Muratore?
Maestro (Urlando) Nooo! Maestro D’Andrea!
Lavoratore E chi è ‘stu Andrea mo’?
Maestro Oddio sono io! Mi chiamo D’Andrea di cognome e faccio il maestro elementare!
Lavoratore E ce voleva tanto a dicere?! Fato il maestro elementare!
Pausa.
Lavoratore Oddio, non è che per fa ‘o maestro elementare ce vo’ ‘n arco ‘e scienza, però è pur sempre un mestiere…
Maestro No, io questo lo ammazzo prima che arriva Gesù Cristo! Ma
chi me lo ha mandato?
Lavoratore Capo…
Maestro Ancora??? Allora hai proprio deciso di mettermi in croce?
Lavoratore Scusate, ma ci sta ‘na cosa che non mi è chiara…
Maestro Che cosa?
Lavoratore Dove fate la maestranza?
Maestro La maestranza?
Lavoratore In quale scuola? Io quando andavo a scuola non vi ho mai visto.
Maestro E dovrei essere Matusalemme!
Lavoratore No, dicevo, quando pure vado a votare.
Maestro Beh, sto qua al Circolo didattico e mi chiamo –Carlo d’Andrea.
Lavoratore Ah, piacere…Scusate se non vi do la mano.
Maestro (con ironia) Ma figuratevi!
Lavoratore Carlo D’Andrea…bravo! Bel nome…Carlo…e siete maestro? Mah, sarà…
Maestro Ma come “sarà”? Sono maestro e basta!
Lavoratore Ma pecchè, che altro volevate essere?
Maestro Maestro, maestro…
Pausa
Lavoratore Io non lo metto in dubbio che site maestro…
Maestro E mi pare!
Lavoratore No, è che…Cioè…Ma vuie vi rendite cunto di cosa rappresentiamo noi ‘ncopp’’a[3] ‘sti ddoie croce?Noi siamo due ladroni, due mariuoli! Mò, vi pare che vi posso chiamà maestro?
Maestro E come vorresti chiamarmi? Barabba?
Lavoratore Che centra ‘stu Barabba, mò? ‘O fatto ‘e Barabba è un’altra cosa. Pilato disse vicino al popolo: - Neh, guè!
Maestro Si, diceva neh guè!
Lavoratore Proprio così! Ricette:- Neh gue, ma vuie diciteme un poco una cosa: Chi volete vivo? Barabbba o Gesù? – ‘O puverielle si aspettava che tutti quanti alluccavano[4] “Gesù…”, invece alluccareno “Barabba, Barabba!” che po' era nu fetento ‘e merda assassino e mariuolo. Vuie che avisseve ditto? Barabba o Gesù?
Maestro Il problema non me lo sono mai posto, visto che non sono vissuto a quell’epoca.
Lavoratore Ma si fusseve vissuto allora a chi avisseve scigliuto?[5]
Maestro Ma non sono vissuto allora!
Lavoratore Ma, ammesso…
Maestro Ammesso un cavolo!
Lavoratore Ma è accussì difficile scegliere? Nientemeno voi vi ponete il problema che non siete vissuto all’epoca e non dite che avisseve scigliuto a Gesù?...O avisseve scigliuto a Barabba?
Maestro Senti, mi hai stancato tu, Barabba e Gesù!
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