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L'importanza della forza di gravità

                                                                                      [..] sento [..] il mio pensiero farsi
                                                                                        più puro dove più turpe è la via.
                                                                                                                  Umberto Saba.
 
 
E il panorama è fatto di plastica,
è un dipinto
(nemmeno di così grande valore!) è
un fondale a teatro eretto
da un grande regista.
L'ho visto così più volte, fino ad ora. Col sole
di pomeriggio, in Aprile, che percuote la pianura
giocosa, dolcemente s'alza (sembra un'onda verde
dell'Adriatico) e i colli, la cava, i tetti avvizziti, 
i cipressi. Il Gran Sasso, sembra, supino, volersi
riavvolgere negli smeraldi della sua coperta.
 
Ora, vado in giro per casa
e saltello
e penso
e abbasso lo sguardo.
Mi meraviglio della forza di
gravità. E' un punto
fermo
sicuro,
sai di essere coi piedi ancorati.
Perchè tu non ne hai?
Dico a te, anima, che sei reale.
Sei reale e io lo sento, sei in me.
Un punto d'appoggio
sai
mi farebbe bene, ecco,
giusto per dire:
"La forza di gravità mi porta qui
e non mi sgancia E non si tratta di decidere, capisci?
Di valutare, ponderare, prevedere.
La forza di gravità è buona."
Ma tu non lo fai dire e i miei occhi
cercano, gli occhi della mente,
e vedono 
una volta il buio
un'altra una folla
di persone e pensieri e idee e volti e idiomi
e caduche,
infeconde convinzioni.
 
La primavera, nel frattempo, mi insegna
che si rinasce.
Tutto per ora regge, intorno
a me, ma potrebbe crollare.
Non sono figlio della natura? Non sono un bastardo
anch'io? Non so irrazionalmente prendere le macerie
e ricostruire?
Il cavallo che stramazza a terra dal dolore,
annuisce spasmodico
fino all'ultimo respiro
e gli occhi vitrei:
non vuole abbandonare il mondo.
La vita
ti droga
di vita.
 
Dammi la forza di uno splendido cavallo,
chiunque tu sia, grande regista,
che ha dipinto questo paesaggio.

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