Scritto da © mario calzolaro - Sab, 13/04/2013 - 19:43
Scoprimmo vene nascoste
che neppure il tempo potè cancellare
non v'era alito di vento che ci potesse ristorare
il resto fu ombra
e canto, e pianti soffocati
e delirio mentre immemori
divoravamo asfalto e fiocchi di neve
Ora il cielo nasconde i suoi ori
e lame di luce implorano
mentre lenta sale
la foschia che fuggivamo
Ricordi quante albe negate?
e quanti tramonti
stanchi di lottare saturi
desolatamente perduti nella risacca dei ricordi.
Ho guardato oltre la linea dell'orizzonte
una fuga di ali è come brina nel vento
e un brivido soltanto
trattengo nella mano.
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