Scritto da © Maria34 - Sab, 10/10/2009 - 23:35
La mia preghiera
è fatta
di parole mute
di candele accese
di sguardi imploranti.
Le mie mani vuote
le mie labbra chiuse
la mia nullità
è tutta racchiusa
nel desiderio
di una serenità
che non mi appartiene
ma che desidero
con tutto il mio esistere.
Aspetto inerte
passiva e consapevole
che è qualcosa
di inafferrabile
così come lo è
la certezza.
Maria Dulbecco
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