Scritto da © Antonio Cristof... - Gio, 28/03/2013 - 15:45
Sbaglio o durante le guerre contro i vari popoli "barbari", qualcuno pronunciò la fatidica frase:- "Vae victis!" cioè "Guai ai vinti". Così mentre i vinti venivsno passati per le armi, i vincitori, oltre a razziare i loro averi, venivano osannati al ritorno in patria ricevendo encomi, onori ed adguata guiderdone.
Ma guarda un po te se oggi non sta accadendo la stessa cosa con il Parolisi, con quel sedicente zio Michele, col marito della Ragusa, con i protagonisti del caso Meredith ed tanti altri casi che ancora, non somo a nostra conoscenza. Insomma pare ci siano due incredibili schieramenti contrapposti: da una parte gli assassini che, secondo i dettami di una moderna società devono essere recuperati al bene comune, e dall'altra parte le vittime delle quali si dice:- Beh, che ci possiamo fa? Ormai so morte,,,"
Insomma gli assassini scrivono libri dietro principeschi compensi e le vittime sono fotunate se finiscono in un cimitero monumentale.