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Migrazione cruenta del verbo

Alle capanne la sopravvivenza dei muschi
dal lato nord dove comincia l’umido nelle bussole
fu garantita dalla sapienza degli anziani
che parlarono in ultimo dello stragemma del freddo per indurre
cuore ed amore a rimarsi. Ma non bastarono le favole.
 
Noi, allora, venivamo da sud e lì trovammo pietre
per i nuovi muri e per la testa dei serpenti
di cui facemmo scempio.
 
Si disse così dei migratori che avevano abbattuto anche i peccati:
niente di vero; la perdita delle pelli a quelle serpi
costò la vita ai serpi veri: questi che sulle pire danno un senso
di giustizia nelle ossa.
 
Gente inattesa per le ceneri. Tutti uomini messi a nudo
in un solo grumo;
perché è così tra i popoli:
si vive a corte solo per ammazzare il re
avendone i calzari e la regina.
 
Non coltivammo il verbo:
dopo di noi, parlò il silenzio.

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