Scritto da © kofi - Mar, 19/02/2013 - 00:04
Venne subito al dunque in quelle righe, certe cose, proprio non si potevano fare, ma c'era qualcosa in lui di diverso che lo spingeva ad andare oltre, gli impediva di mollare... certi approdi sembravano lontani ma a volte così vicini, sfioramenti, occhiate fugaci, gli facevano costruire un mondo che non esisteva, ma qualcosa gli impediva di vederci bene, ancora... era il desiderio, di qualcosa di diverso, di una vita migliore, ma anche di cose più semplici, più palpabili, c'era qualcosa, qualcosa di quasi magico a volte, era difficile capire, restare lucido. A volte tutto andava come doveva andare, nessun patimento, nessun tormento, lui sapeva che non si doveva, che non era possibile, che non era ammissibile ma che aveva da perdere, certo, non era così per tutti, no, e così tanti INTRICAMENTI... queste parole vengono da una storia ancora da scrivere, ancora da definire, almeno. Sono solo sprazzi, parole che vengono da storie che forse, non esistono neanche... lui seguitava, ad aspettare, c'era qualcosa... un'entità maligna, subdola, beffarda, come un qualcosa che lo dirigeva quasi, nei movimenti, nei pensieri, nelle parole mentre in fondo si ripeteva, nunn'è cosa, dai lascia stare ma non ci riusciva... alcuni delineamenti già avevano segnato questo percorso, si erano già definiti alcuni limiti non scritti ma pattuiti quantomeno a parole ma c'era, ancora, qualcosa di più... detto ciò, come per molte altre cose, gli sviluppi sono ancora tutti da vedere e nonostante l'entità maligna, ancora a volte prevale la ragione, che quel diavolo sia cupido di rosso vestito? Solo il tempo, solo il tempo, solo il tempo...
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