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NO, come inizio, non c'è male, per procedere servirà di andare oltre, di scandire meglio le cose, servirà di oltrepassare certe mura, bisognerà andare dove nessuno mai vuole andare, tu, dico a te, sai cos'è l'amore? E' un sentimento umano, certo, è dire di sì, quanto costa... siamo persi in questa giungla, siamo tutti soli, nel deserto, perso, caldo, poi freddo, siamo animali morti in attesa di bestie un pò più piccole che ci facciano fuori del tutto e ci rendano un pò più piacevole il viaggio verso la fine, siamo isole nel deserto, nel mare di sabbia fatta di granelli di parentele, di vecchie amicizie, di antichi amanti, e così via... lo chiedo a te perchè io non lo so, non più, vorrei saperlo, vorrei essere ancora capace ma mi si spegne il cuore, quotidianamente, sono come schiacciato da tutto questo, tutto questo saper fare, saper dire, doverlo fare e via dicendo, ancora... lo chiedo a te perchè sei così vicino, ma così lontano e non riesco neanche a vederti bene, figurati, da quaggiù... una volta ero come te, bello, splendente, ora sono sotto cumuli di macerie e dico no, quotidianamente ed aspetto, sì, oh, quanto aspetto ed intorno tutto si muove ed io, così, non ricevo, sono solo, in mezzo a tutti, in mezzo ai flutti, di questo mare e piano piano annego... dico di no, ogni volta, com'è, per te dire di sì? Ti vedo ridere, sotto i baffi, ti vedo scherzare, ti vedo giocare mentre intorno tutto esplode e va in cenere, il fuoco non ti tocca, TU, sei il fuoco, ed ardi, ti vedo piangere, a volte, ma serve solo a raffreddare con le lacrime il tuo spirito troppo caliente, sei un birbante...cos'è, dunque, l'amore? Cosa vuol dire, sentirsi parte di qualcosa di più ampio, che non rinneghi, che non ti annega, ma ti da forza, com'è, essere ancora giovani?... Dal fondo di questo oceano ti vedo e so che un tempo ero come te, ora che l'inverno mi raggiunge e tristemente spengo la lucetta di camera mia, ancora, un'altra notte...   FINE.
 
P.S.: dall'inferno della mente una fiammella si scagliò oltre le porte della percezione, oltre il limite invalicabile, il nero, le nubi oscure che ricoprivano il sole, quella notte ed al risveglio un uomo nuovo salutò il giorno, quello che era sepolto, grazie alla scintilla che colpì i suoi sogni, tornò a galla e si ripropose di non fallire più, prima che il destino, di nuovo, beffardo, di nuovo, lo cogliesse, FINE
                          FINE
                          FINE
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