Scritto da © Franco Pucci - Mar, 05/02/2013 - 12:56
la nebbia sui Navigli ha il sapore
del fumo dei troppi camini accesi
di ferro di tram morti sulle rotaie
-poveri sogni a riposo negli ospizi-
Cadono i veli, come Salomè discinta
la laguna mostra seni candidi, lattei
e anche sinuose, ventre piatto, teso.
Il vento aggrotta il respiro del mare,
il gabbiano sfugge bricole ghiacciate
e le alghe, capelli sciolti tra le onde,
avviluppano quasi tentacoli brinati
le emozioni affogate di apnee coatte.
Nuda al settimo velo emerge la verità.
statua di sale sulla riva mi specchio
l’acqua rimanda l’immagine stinta
il respiro lattiginoso riempie la gola
ma qui la nebbia ha un altro sapore
…dopo l’ultimo velo sarà cielo sereno.
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