Scritto da © Franco Pucci - Gio, 31/01/2013 - 09:06
Non sopporto le mezze misure,
tenebre o luce, non un limbo cinereo.
Oggi vorrei poter salire di nuovo
sull’aliante dell’incoscienza,
dimentico delle coordinate terrestri
nascondendo il dolore e l’ignavia,
appeso a una speranza compressa
in un foglio di parole di carta.
Oggi vorrei fosse già domani.
Un domani senza padri né madri,
apolide, anarchico e sognatore
con il sorriso tra le costole, e il ritmo
nell’anima perché il cuore danza
se c’è luce in pista e la vita canta.
Ho un mazzo di carte in mano, ma
se la dama nera ha sedotto il re di cuori
stasera giocherò una partita impari.
Non ho più armi, né dadi da rotolare
sui marciapiedi della speranza,
se ha truccato le carte, ha spento la luce.
Oggi vorrei non ci fosse un cielo asfaltato.
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