Scritto da © erremmeccì - Dom, 06/01/2013 - 16:17
Le dita pallide hanno sfiorato
incerte
le statuine del presepe
e gli occhi ( perle nere splendenti
erano , negli anni in cui i miei
adoranti
a te si volgevano per ricevere
conferme sul perché delle cose )
i tuoi occhi appannati
hanno cercato di penetrare
la nebbia che ormai da tempo
li vela – cortina pesante inamovibile .
Ha scosso dai suoi rami
neri contro l’azzurro
commovente
del cielo di gennaio
le ultime foglie secche ,
complice un soffio forte
e improvviso di vento ,
il grande platano al di là dei vetri
( non c’era ancora quando
-ricordi ? - studiavo
e verso i miei castelli di nuvole
veleggiavo
in questa stanza ) .
Che tristezza , mamma ,
che malinconia
che dolcezza .
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