Scritto da © FrancescoLosito - Gio, 03/01/2013 - 12:49
Sana e dolce febbre mi pervade
con la mente nel miele immersa
ogni azione dall’ordinario evade
nella logica ove ragiòn è persa.
Occhi chiusi sempre aperti
a guardàr la stessa immagine
in cui scemo ti diverti
e vana rende ogni indagine.
Nutrito di vuota fame
un solo pensiero a sostegno,
pensier di te mio reame
ove io suddito mi disegno.
Del sonno faccio a meno,
infinite vane pecore contare
sul soffice cuscino nemmeno
il morbido mi fa riposare.
Con la mente ripercorro gaio
scossa che mi prese nel momento
che m’accese in me il vespaio
del sublime rincoglionimento.
Magico amore unica ti fa
e la mia coscienza per te sola
altri affetti al vento disfà
a se stessa eroina s’immòla.
Oppio gentile amoroso
in ologrammi tersi si mischia
ai neuroni vino premuroso
ove senno ormaippiù fischia.
Per te Kilimangiaro scalerei
e curioso nel Vesuvio fumoso
il mio naso duro ficcherei
esplorando buio ardimentoso.
Il tuo cellulare affogherò
di mille teneri messaggetti
e la tua E-mail inonderò
di copiosi romanzetti.
Di bacetti cioccolatosi
riempirò tue stanze
e tuoi occhi di gioia succosi
per me saranno care speranze.
E se il no avrai deciso
non più oltre insisterò
perché a fiore ormai reciso
con la mente nel miele immersa
ogni azione dall’ordinario evade
nella logica ove ragiòn è persa.
Occhi chiusi sempre aperti
a guardàr la stessa immagine
in cui scemo ti diverti
e vana rende ogni indagine.
Nutrito di vuota fame
un solo pensiero a sostegno,
pensier di te mio reame
ove io suddito mi disegno.
Del sonno faccio a meno,
infinite vane pecore contare
sul soffice cuscino nemmeno
il morbido mi fa riposare.
Con la mente ripercorro gaio
scossa che mi prese nel momento
che m’accese in me il vespaio
del sublime rincoglionimento.
Magico amore unica ti fa
e la mia coscienza per te sola
altri affetti al vento disfà
a se stessa eroina s’immòla.
Oppio gentile amoroso
in ologrammi tersi si mischia
ai neuroni vino premuroso
ove senno ormaippiù fischia.
Per te Kilimangiaro scalerei
e curioso nel Vesuvio fumoso
il mio naso duro ficcherei
esplorando buio ardimentoso.
Il tuo cellulare affogherò
di mille teneri messaggetti
e la tua E-mail inonderò
di copiosi romanzetti.
Di bacetti cioccolatosi
riempirò tue stanze
e tuoi occhi di gioia succosi
per me saranno care speranze.
E se il no avrai deciso
non più oltre insisterò
perché a fiore ormai reciso
un nuovo seme pianterò.
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