Scritto da © Pinotota - Lun, 31/12/2012 - 14:50
Riprendo il cammino di sempre
nel bianco invernale
che prolunga il rimpianto
di passi lontani.
Quasi di vetro muovono la corsa
i salici del tempo
e curvano le ali di foglie
mentre d'intorno semina il vento
il respiro dei rami.
Ancora ricordo quando bambino
tracciavo sui vetri appannati
figure di barche e gabbiani
sognando di vagare per il mondo.
Ora che il mondo l'ho girato
in lungo e in largo
rimane in bocca il sapore del nulla
memorie ovattate d'oblio,
accenti riposti nell'urna del tempo.
Dolce sarebbe sognare ancora
di nuovi leggiadri inganni
di altre inesauste notti d'estate
in una eterna corsa di stagioni
e nell'inquieta voglia dei sensi.
Ma nel mio cammino
solo radici inaridite sotto le suola,
ho lasciato per sempre la mia terra,
quella ricca e fertile di illusioni.......
Riprendo il cammino di sempre
nel bianco invernale
che prolunga il rimpianto
di passi lontani.
Quasi di vetro muovono la corsa
i salici del tempo
e curvano le ali di foglie
mentre d'intorno semina il vento
il respiro dei rami.
Ancora ricordo quando bambino
tracciavo sui vetri appannati
figure di barche e gabbiani
sognando di vagare per il mondo.
Ora che il mondo l'ho girato
in lungo e in largo
rimane in bocca il sapore del nulla
memorie ovattate d'oblio,
accenti riposti nell'urna del tempo.
Dolce sarebbe sognare ancora
di nuovi leggiadri inganni
di altre inesauste notti d'estate
in una eterna corsa di stagioni
e nell'inquieta voglia dei sensi.
Ma nel mio cammino
solo radici inaridite sotto le suola,
ho lasciato per sempre la mia terra,
quella ricca e fertile di illusioni.......
»
- Blog di Pinotota
- 716 letture