Ibn Hamdis, il cantore di wasf | Poesia | maria teresa morry | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • Gloria Fiorani
  • Antonio Spagnuolo
  • Gianluca Ceccato
  • Mariagrazia
  • Domenico Puleo

Ibn Hamdis, il cantore di wasf

Ibn Hamdis rappresenta un'antichissima voce di  poeta, dischiusa in Sicilia, nel periodo arabo-islamico di quest' isola. Egli, di cultura araba, nacque a  Siracusa nel 1055, quando oramai  i Normanni cominciavano a  conquistare la  Sicilia. Ibn Hamdis ha lasciato  un canzoniere molto ricco, circa seimila  versi, per i quali egli primeggia  in quella  forma che è chiamata  " wasf", ossia  poesia descrittiva   nata nell'Andalusia araba. Lo " wasf"    canta non solo particolari  della natura  e del paesaggio nel senso  più ampio, ma anche dell'amore,  con l'esaltazione della  bellezza femminile , del vino  e della notte;   del sentimento  guerresco ( vedasi i  versi sulla spada , sul cavallo, o sulla cotta di maglia per affrontare le lance), delle varie  età della vita  dell'uomo.
In Italia è pubblicata la  raccolta " La polvere di  diamante" , che rappresenta  una scelta antologica di wasf  creati da Hamdis, accompagnata da una interessante introduzione di  Andrea Borruso, che ben spiega la complessità della poetica  del tempo, nata dagli intrecci culturali del mondo arabo/ andaluso in Sicilia.
 
Vi propongo alcuni wasf , ricordando  che si tratta di  una poetica risalente all' XI secolo, la qual cosa rende la loro  eleganza  ed intensità veramente uniche.
 
-   LA LUNA NUOVA NEL MESE DI RAMADAN-
 
Mentre la  gente osservava lo spuntare della luna nuova, simile a lucertola per la magrezza del corpo, dissi:
O voi che digiunate , ecco il ramadan: la prima lettera del  suo nome è per i  fedeli scritta con la luna.
 
(n.d.s.: qui  si fa riferimento al fatto che la prima lettera della parola  " ramadan ", in scrittura  araba, assomiglia ad una esile, piccola  luna).
 
 
-  LA SICILIA -
 
Un paese a cui la colomba  diede in prestito il suo collare ed il pavone rivestì del manto delle sue penne.
 Par che quei papaveri  sian vino e i piazzali delle  case  siano i  bicchieri.
 
 
- LE PLEIADI -
 
 Di notte, sto ad osservare  le stelle: lucignoli accesi o punte brillanti di lance.
   Vedo le Pleiadi sorgere, e sembrano un  vezzo di sette perle, di cui hai fatto collana.
 
 
-  IL FIORE E L'ESILIO -
 
Vedi una  ninfea dalle foglie rotonde, tra le quali si schiudono i fiori,
come si presentan  dinanzi  i verdi scudi, fra cui spuntan le lance dalle cuspidi rosse.
   Essa è figlia del mio paese , al par di me in  esilio; entrambi lungi dalla patria  ci sbattè la sventura.
 
 
 
 
 
 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 6 utenti e 6052 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Antonio.T.
  • LaScapigliata
  • Ardoval
  • Fausto Raso
  • Il Folletto
  • live4free