Scritto da © Manuela Verbasi - Sab, 29/12/2012 - 21:16
Potessi essere neve, qualcuno o qualcosa di pulito che rallenti il tempo e l'andare delle cose, adagio violetto di orizzonti sopra altre strade. Il moto che gela un sospetto e lo ferma, esattamente nell’aprire dell’occhio in cerca d’infinito. Potessi, essere così leggera da pesare sui tetti e su ogni albero sconcertato, rendere curvi i rami che ospitano gli uccelli e cadere a terra e lì restare, nel secondo tempo per lo slancio di un pettirosso.
Potessi, glassare i giardini di me e zucchero da far leccare, e tramutarmi la sera, in coperta calda per i barboni.
Potessi.
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