E nella notte
venne la neve. E io dormii
nell'angoscia, nonostante
il sonno chimico
che tu accettavi, forse con tristezza.
Capiremo mai cosa c'è fra me e te?
Cosa amiamo di noi, insieme,
il fumo,
il sesso,
la luce bassa,
il computer?
O il tuo sguardo,alto ma triste
e il mio, basso e triste,
o forse la nostra maestria
nel mentirci?
Vedi,
amore mio,
ho perduto la scia
sono la tua stella senza luce,
sono una donna senza senso,
ho provato a dirti
tante volte
chi sono io. E tu
non volevi ascoltarmi.
Forse tu
volevi una donna senza senso,
perchè sei pieno di dolore,
nel vuoto il dolore,
come veleno, lo si può riversare.
Io mi sentivo,
nella tua casa maledetta
dove i bimbi non sorridono più
attorno al tavolo,
come l'ultimo treno
e questo mi faceva invecchiare,
mi distruggeva
mi faceva sentire come una donna
del sabato,
una povera compagna ad ore,
una puttana sfiorita.
Sentivo la tua solitudine
e sentivo il tuo modo di non esserci
il tuo estraniarti
sentivo giustificazione
e rabbia
e impotenza
e Amore
E
ti amavo.
- Blog di Paolilla
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