Scritto da © Maria Rosa Cugudda - Mer, 26/12/2012 - 21:19
Prendi la mia nullità di donna
o Dio gestiscila
non so che farmene .
Arduo
tutto m’appare
vacuo il mondo si rivela.
A Te
che forse poco amo
questa fragile esistenza
nelle mani umilmente pongo.
Riuscirai Tu
in diverso modo
a percepirla
da questi occhi stanchi
senza un filo di speranza.
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