Scritto da © Alessandro Moschini - Sab, 22/12/2012 - 00:21
In equilibrio
sui margini dell'alba
percorro a braccia aperte
e i piedi uniti
i verdi sgretolii
guardando in basso
col sorriso sulle labbra
che quasi paio ebete.
E lentamente
quasi sulle punte
cammino
cercando
con le dita di toccare
le pareti della nebbia
che tutta intorno
è intenta
ad abbracciar le querce.
(L'uscio di casa
che chiudo alle mie spalle
mi sorprende
ad aspettar me stesso
seduto sul divano,
sbarbato,
pettinato bene
e con una tazza di tè
in mano).
(Sono riflesso
della pace mia
che spunta
dai capelli spettinati
e dalla barba incolta).
della pace mia
che spunta
dai capelli spettinati
e dalla barba incolta).
In equilibrio
sui margini dell'alba
percorro a braccia aperte
e i piedi uniti
i verdi sgretolii
guardando in basso
col sorriso sulle labbra
che quasi paio ebete.
E lentamente
quasi sulle punte
cammino
cercando
con le dita di toccare
le pareti della nebbia
che tutta intorno
è intenta
ad abbracciar le querce.
(L'uscio di casa
che chiudo alle mie spalle
mi sorprende
ad aspettar me stesso
seduto sul divano,
sbarbato,
pettinato bene
e con una tazza di tè
in mano).
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