Scritto da © Ezio Falcomer - Dom, 07/02/2010 - 23:53
L’Essere inspira
illuminato
da mille rifrazioni
trapassato
da aghi e filamenti
da aculei e da grafite
da vitree aguzze schegge
estranee.
illuminato
da mille rifrazioni
trapassato
da aghi e filamenti
da aculei e da grafite
da vitree aguzze schegge
estranee.
L’Essere aspira
sognando cime
picchi di storia e di gloria
sommità di solitudini .
sognando cime
picchi di storia e di gloria
sommità di solitudini .
L’Essere espira
stremato da pozzi
di arsura
sfinito da paludi di calura
dilaniato
da sciabolate intestine
da braci rabbiose
tizzoni schizzati
straziati da imprecazioni
nidi di uova e di urla
pullulanti
covate di creature
pigolanti reciproci
estranei linguaggi
coltura di ofidi
e scorpioni
anfiteatro
di legioni
di sensori disperati di luce.
stremato da pozzi
di arsura
sfinito da paludi di calura
dilaniato
da sciabolate intestine
da braci rabbiose
tizzoni schizzati
straziati da imprecazioni
nidi di uova e di urla
pullulanti
covate di creature
pigolanti reciproci
estranei linguaggi
coltura di ofidi
e scorpioni
anfiteatro
di legioni
di sensori disperati di luce.
Inspira, espira
e spira
svuotato dimentico
stupito da tanta
abbondanza
di illusioni.
e spira
svuotato dimentico
stupito da tanta
abbondanza
di illusioni.
(estate 2007)
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