"Il colore è l’espressione di una virtù nascosta" , i colori hanno il loro linguaggio la loro magia, la forza di guarire.”
È la magica scoperta di un bimbo di nove anni che deve confrontarsi con il trauma della perdita del suo amico pittore morto suicida.
Di fronte alla silenziosa e dolorosa osservazione dei quadri dell’amico, scopre che il giallo, il colore presente nelle figure femminili dipinte dal suo amico, è il colore della gioia.
Il rosso invece, appare sempre nelle situazioni complicate e controverse e attiene all'’amore e alla morte.
Il bianco fa più male del nero e più di qualunque altro colore perché porta il silenzio.
L’indefinitezza del beige, tra il marrone chiaro e il rosa, è il colore della nostalgia.
Osservando i quadri del suo caro amico estinto impara che la vita come l’Arte si basa su fragili equilibri .
La riflessione sui colori ricompone lo squarcio della perdita , di fronte ad innumerevoli domande senza risposta portatrici di ineffabile smarrimento e straziante dolore.
Questo romanzo di rara bellezza, è stato scritto da Lygia Bojunga un’autrice brasiliana di letteratura per ragazzi, grazie alla sua poesia è possibile entrare nel delicato e misterioso mondo dell’infanzia che ogni giorno si trova a confronto con i grandi temi della vita: L’arte, l’amore, la politica, l’introspezione, la morte, il suicidio , ma ogni giorno la sincerità delle emozioni e dei colori è di contrappeso al baratro e al caos di un momdo troppo grande e incomprensibile.
Lygia Bojunga, “Il mio amico pittore”, Salani, Milano, 2004
- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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