Scritto da © maria teresa morry - Gio, 06/12/2012 - 21:58
Inverno e buio constante
si diffonde dal firmamento,
macchia oleosa che assorbe
la tenue falce di luce
che non arriva a sfiorare
le stelle
frementi di timido fuoco.
Questa è la notizia,
circolava da tempo:
i poeti indossano pesanti cappotti
tabarri e pastrani
cappe e giubbe opprimenti.
Non son liberi di cantare,
i poeti…
Di questi tempi
nel lampo delle lame e dei fuochi
accesi pei campi e contrade
la gente
non vuol ascoltare
d’amore e di dolci dilemmi,
piacerebbe piuttosto la frusta e la ghigliottina.
Ma la voce del poeta
apre un pertugio
per alzare la tenue falce di luce
dilatare il firmamento
scardinare la cruda gabbia del cuore
e far cadere cappotti e pastrani
cappe e tabarri.
Si scoprirà allora quanto giovani
siano tutti i poeti
e ben oltre la gente, le loro voci.
si diffonde dal firmamento,
macchia oleosa che assorbe
la tenue falce di luce
che non arriva a sfiorare
le stelle
frementi di timido fuoco.
Questa è la notizia,
circolava da tempo:
i poeti indossano pesanti cappotti
tabarri e pastrani
cappe e giubbe opprimenti.
Non son liberi di cantare,
i poeti…
Di questi tempi
nel lampo delle lame e dei fuochi
accesi pei campi e contrade
la gente
non vuol ascoltare
d’amore e di dolci dilemmi,
piacerebbe piuttosto la frusta e la ghigliottina.
Ma la voce del poeta
apre un pertugio
per alzare la tenue falce di luce
dilatare il firmamento
scardinare la cruda gabbia del cuore
e far cadere cappotti e pastrani
cappe e tabarri.
Si scoprirà allora quanto giovani
siano tutti i poeti
e ben oltre la gente, le loro voci.
Voci d’amore e di sfida…
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