Ragazzo nero a san Moisé | Pensieri | maria teresa morry | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Ragazzo nero a san Moisé

Da due giorni grava su Venezia  una nebbia fittissima, come da  tempo non se ne vedeva.Delle  case si intravede a malapena il muro che sfila grigio e scrostato lungo  la calle, i canali fumigano dall'acqua verdastra.Una immobilità assoluta dell'aria, nella luce bianca e lattiginosa.La vita arriva solo da piccoli rumori. I colpi di becco di un gabbiano che  tenta di aprire un sacchetto delle immondizie per  cibarsi degli avanzi buttati. E'uno scenario anche di sopresa e mistero.Giri l'angolo retto dopo il ponte e non sai in effetti chi puoi incontrare.Non mi stupirei per esempio, di vedere arrivare la sagoma di un gentiluomo in tabarro nero e tricorno  in panno che, pensoso dei suoi affari, passeggia nell'umida mattina. Invece mi imbatto in un ragazzo del Senegal, chiuso  nel suo piumotto, con un berretto di lana calcato sino alle orecchie, il quale si trascina appresso un grosso  sacco colmo di borsette Vuitton  contraffatte.Malgrado el  calìgo , egli spera di fare qualche magro affare piazzandosi con la sua mercazia vicino a san Moisè e sempre che i vigili urbani, oggi con la giacca a strisce gialle antinebbia, lo lascino lavorare in pace! Buona domenica anche a lui!
 
 

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