Scritto da © Kami - Gio, 15/11/2012 - 16:59
Seduti sull'orlo
di un pensiero raffermo
come figli votati
all’incedere vacuo
delle torpide membra.
In bilico , tergiversando sull’infinito,
rimbalzandosi morali equidistanti,
è un epico e patetico gioco
quello dello scrivere sul filo di un rigo,
un gioco che grida all’ultimo balzo
ad un salto nel baratro
chiamato oltreverso.
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