Scritto da © Franca Figliolini - Sab, 03/11/2012 - 17:23
A Pier Paolo Pasolini
Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975
Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975
Sono trentasette gli anni passati
da quella spiaggia nuda
da quella spiaggia nuda
- intossicata -
Oh, il potere aveva già colonizzato il corpo, (*)
ma tu avevi l'illusione dell'innocenza
dei riccioli neri feroci ma buoni
ma tu avevi l'illusione dell'innocenza
dei riccioli neri feroci ma buoni
laddove tutto è ed era venduto e comprato
ad occhi spalancati, con l'indifferenza dell'ignoranza,
ad occhi spalancati, con l'indifferenza dell'ignoranza,
anche il tuo corpo borghese piagato
dalla speranza, Pier Paolo dagli occhi neri
che non sapevi appartenere
mai. Di quale solitudine sei stato capace,
dalla speranza, Pier Paolo dagli occhi neri
che non sapevi appartenere
mai. Di quale solitudine sei stato capace,
di quale morte.
Se avessi potuto o saputo, avrei preso il tuo viso di rughe
fra le mani
l'avrei accarezzato un attimo prima di lasciarti
al misericordioso silenzio dell'oblio
fra le mani
l'avrei accarezzato un attimo prima di lasciarti
al misericordioso silenzio dell'oblio
(*) «Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.» Pier Paolo Pasolini, a proposito del primo nudo di uomo nel film "Il Decameron"
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