Scritto da © baluba - Mar, 23/10/2012 - 14:05
Così il tu:
l'illimite di una distanza.
Ce l'offriamo, lo prendiamo come fosse una pallida rosa
della persa intimità, un cuore da offrire reticente
allo sguardo dei più pieni.
Allora tu che non conosco, ridi
e mi racconti che è ancora nottegiorno
che il sole è comparso a metà delle nuvole e sta piovendo
che verrà, deve, l'arcobaleno
dimenticando che è inverno.
Io ti credo.
Voglio credere che coesistano il buio e la luce.
Che non invierai fotografie
che basta accendersi a far scorrere un tu
su di uno schermo retroilluminato.