Scritto da © Stefania Stravato - Mar, 23/10/2012 - 12:22
di verso in verso
canzoniere di notte senza luci
senza fede
veli bianchi a ponente
nei nidi vuoti delle cicogne
ancora penisola di troppo vento
mare aperto
dopotutto
a che serve accudire fiori di sabbia
se le mani non reggono l'imponenza del tuono?
non riconosco più nemmeno il rosso di rosa
la memoria di un bacio
lagune. occhi
cristalli di sale.
corone fanno bella l'arroganza del dolore
solo così
il cerchio chiuso della fuga
dai suoni sacri dell'oro
dai suoi chiodi antichi
e inciampano in mancanze d'aria
radici e sole
cattedrale in mezzo all'autunno, già ho freddo di neve
appoggiata ai fianchi
dopotutto
sono nata troppe volte la stessa mattina d'inverno
in un gesto di silenzio
forse, a nascondere anche allora
come ora
il sapore del sangue nella dimenticanza
o nelle pieghe di un viaggio
le minime gioie
che avrei offerto all'aurora.
»
- Blog di Stefania Stravato
- 1192 letture